•Aree di accoglienza o ricovero, per l’installazione dei primi insediamenti abitativi e le strutture di accoglienza per la popolazione colpita; materiali e strutture idonee quindi ad assicurare l’assistenza abitativa alle popolazioni
Al momento del verificarsi di un evento calamitoso, un aspetto fondamentali da affrontare oltre naturalmente al primo soccorso ed agli aspetti sanitari di emergenza, riguarda l’assistenza alla popolazione intesa come l’allestimento di strutture in grado di assicurare un ricovero per coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. Per aree di accoglienza e ricovero della popolazione si intendono, in senso lato, strutture improprie idonee al ricovero e, in senso più stretto, aree in cui pianificare l’allestimento di strutture temporanee prima (tendopoli e/o roulottopoli) e, subito dopo, delle opere di urbanizzazione per la successiva disposizione di moduli abitativi, finalizzati al ricovero della popolazione evacuata dalle abitazioni colpite e non più agibili.
Le Aree Accoglienza o Ricovero della Popolazione saranno utilizzate per un periodo di tempo compreso tra pochi mesi e qualche anno.
Spesso però la popolazione interessata da un evento calamitoso è costretta a sostare nei centri di accoglienza per un periodo superiore a quelli che dovrebbero essere i tempi di una sistemazione di emergenza temporanea in attesa di soluzioni alternative quali:
a) rientro nelle proprie abitazioni attraverso una sollecita verifica delle strutture e/o della pericolosità dell’area anche attraverso interventi di ripristino “leggeri”;
b) affitto o assegnazione di altre abitazioni anche attraverso il sistema della “autonoma sistemazione”;
c) realizzazione di “insediamenti abitativi di emergenza”.